critica

In occasione della XXIV Edizione di Expò Arte Pisa, il “Centro Esposizioni Pisa/Arte” gli ha conferito il “Diploma d’onore e Premio Medaglia d’Oro Millennium Pacis 2000″, per avere Egli contribuito con la sua opera artistica a diffondere sentimenti di pace, amore, amicizia e fratellanza fra gli uomini e per gli alti meriti conseguiti nella promozione artistica e culturale.

 Ireneo Lorenzuoli

 

Nei dipinti di Antonino Mazzerbo, si nota un connaturato realismo nel leggere il mondo circostante: paesaggi, oggetti, figure umane, con un linguaggio semplice ma nello stesso tempo complesso. La sua pittura é chiara, gioiosa. Colori e forme, movimenti, parlano un linguaggio chiaro e comprensivo.Nei suoi dipinti eseguiti negli anni settanta si notano i segni di una mediterraneità vivace e luminosa. Egli inquadra la realtà in un naturalismo a carattere dinamico, fuori però da ogni corrente. La sua pittura raccoglie ed evoca sensazioni che si  rifanno alla lezione impressionista francese, i temi trattati sono legati alla sua terra, a vicende specifiche della Sicilia.Nei suoi dipinti si nota il gusto di narrare il movimento, il colore, la luminosità, la gente che anima la Sicilia: caratteristiche che si evidenziano anche nelle rappresentazioni plastiche di vita contadina eseguite in occasione della mostra di arte sacra che si è tenuta nel duomo di Monreale.Attività molteplice dunque quella di Antonino Mazzerbo, ma serena e ridotta a significato unitario dal motivo più chiaramente dominante della sua personalità : la sua profonda umanità, il senso di fiducia nella vita.

Calogero Carità, storico

 

Antonino Mazzerbo, pittore licatese, figlio d’arte, ha iniziato a dipingere sin da ragazzo. La passione del pennello, sorretta da una spiccata sensibilità ad osservare il mondo della natura e delle cose, lo ha spinto, in un crescendo continuo, a voler dare forma e colore alle immagini sulle quali la sua contemplazione visiva, la sua mente, il suo cuore hanno suscitato interesse ed emozione. Si é messo perciò a rincorrere i motivi ricorrenti della sua ispirazione, scaturiti dalla osservazione diretta del paesaggio della sua Licata e della terra siciliana, che egli ha voluto ritrarre con linee precise, con disegni nitidi di una mano esperta e sicura, con un naturalismo sano e non di scuola, che un’ ispirazione genuina e di calma e riflessione artistica gli hanno sempre suggerito.E ciò per Mazzerbo è valso e vale tutt’ora non soltanto per quanto attiene alla sua pittura della campagna e degli aspetti paesaggistici, ove un casolare, degli alberi attorno, una strada rustica sono ritratti con una magia di tocchi e di colori caldi e luminosi, in una dimensione spaziale ampia e serenante, ma anche e non meno, quando si è soffermato a dipingere nudi femminili in cui la grazia fisica delle giovani donne da lui ritratte risalta nelle armoniose fattezze del loro corpo, nello splendore del colore che lo attornia.Quella del Mazzerbo è però una luminosità splendida senza essere accecante, il suo è un naturalismo sobrio che gli deriva da una sensibilità che lo porta non mai ad esagerare, un intuito felice che ben s’ accoppia a un mestiere esercitato a lungo con amore…

Giuseppe Burgio – poeta